Isola Bisentina. Lago di Bolsena


In occasione dell'apertura della mostra Isola Bisentina. Lago di Bolsena, al Padiglione d'arte fino al 3 settembre, la Fondazione Luigi Rovati ha ospitato un incontro focalizzato sulla storia dell’isola, il suo ecosistema naturale e il progetto di restauro e conservazione degli edifici storici con Sofia Elena Rovati, storica dell’arte e Direttore del progetto Isola Bisentina, Yuri Strozzieri, Funzionario responsabile dell'Area Patrimonio Architettonico per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria meridionale, e Barbara Barbaro, Funzionaria responsabile per la medesima Soprintendenza.

 

 

La Bisentina è l’isola più grande del lago di Bolsena che, situato nel Viterbese, è il lago di origine vulcanica più grande d'Europa, il quinto lago italiano per estensione. L’isola, prevalentemente pianeggiante, conserva numerose specie arboree e boschi con alberi secolari ed è dominata dal Monte Tabor, il cui nome richiama volutamente quello della collina di Galilea per la presenza di una cappella che conserva un affresco della Trasfigurazione. Frequentata dall’Età del Bronzo, è stata luogo di presenza etrusca - per la vicinanza al monte Bisenzio sul quale sorgeva una delle città della dodecapoli - come testimoniano diversi oggetti qui ritrovati e oggi conservati in musei e collezioni private, legati a cerimonie sacre. Abitata a partire dal IX secolo d.C. dalle popolazioni rivierasche che vi si rifugiavano per sfuggire alle incursioni dei Saraceni, dalla fine del XIV secolo l’isola entra a far parte del dominio della famiglia Farnese.

La mostra include anche la pietra di fondazione della chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo con inciso lo stemma cardinalizio del committente Alessandro Farnese.