Prende avvio il nuovo ciclo espositivo dedicato alle Metropoli etrusche
Museo d'arte
La Fondazione Luigi Rovati annuncia il nuovo ciclo Metropoli etrusche con l’apertura della mostra Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi (dal 20 marzo al 4 agosto 2024)
Il ciclo di mostre Metropoli etrusche è dedicato ad alcune delle principali città etrusche intese non solo come realtà urbanistiche, ma anche come luogo della complessità storica, secondo l’efficace definizione del greco Tucidide, per il quale “gli uomini sono la città, non le mura o le navi vuote di uomini”.
Il ciclo prende avvio con Vulci, una fra le più dinamiche città dell’Etruria, sede di importanti attività manifatturiere e snodo strategico nelle rotte commerciali tra Etruria e Mediterraneo.
Il ciclo introduce al museo della Fondazione una linea di ricerca sulle città che, formandosi e sviluppandosi, diventano molto più di città-borghi, sistemi di città metropolitane. Si creano infatti come integrazione di luoghi di presidio e controllo del territorio, che si allargano e si potenziano nel tempo, sul piano sociale, culturale ed economico. L’occupazione del territorio avviene secondo una doppia dinamica: da una parte allargando la struttura della popolazione abitante, dall’altra determinando nel tessuto metropolitano una finalità specifica e distintiva di carattere economico e antropologico culturale. L’allargamento del peso demografico è parte di un disegno di forza strategica e si muove, in modo moderno, non per accumulazioni ma per collegamenti e connessioni: una sorta di moderna città-rete. Una rete che si identifica per ciò che fa: il produrre artigianato, come nel caso di Vulci, o come nel caso di Populonia nel produrre industria, o, come a Tarquinia, nel produrre in modo autoriferito se stessi, il fondarsi come identità.
Una dinamica esplorata nella progressiva ricerca curata dalla Fondazione, in vari passaggi fino a quello finale che misurerà sperimentalmente la struttura statistica, demografica ed economica, della metropoli etrusca. Entità specifiche nella storia ma anche modello attuale nella contemporaneità di un pianeta che nel 2050 sarà abitato da oltre 10 miliardi di individui per il 75% in città metropolitane. Un modello generato proprio dalle metropoli etrusche.